In Uncategorized

Ringrazio per l’opportunità di intervenire in questo prestigioso Convegno.

Io sono un avvocato e volontario del FAI . In questo momento sono capo delegazione per la provincia di Agrigento ma in passato sono stato anche  presidente regionale FAI Sicilia

La mia è la testimonianza di un impegno sul territorio da parte di Associazioni e Istituzioni (pubblico e privato) che ha portato grandi risultati in particolare nel 2017:

  1. Premio nazionale del paesaggio : Valle dei Templi Agrigento
  2. Menzione “Paesaggio e Legalità, lotta all’abusivismo” e il progetto “Liberiamo la bellezza” alla Scala dei Turchi” ( la  Scala dei Turchi è rientrata tra i primi 5 progetti Nazionali su 97 presentati)

Il mio tema è la  valorizzazione del paesaggio e l’affermazione della legalità.

Inizio per tanto con la Scala dei Turchi. È una costa rocciosa (falesia) di marna bianca, oggi molto conosciuta in Italia e all’estero. Tuttavia in passato pochi la conoscevano ed io da ragazzo abitavo lì vicino. Il grande pubblico la scopre nei primi anni del 2000, nello stesso periodo in cui viene inaugurato il giardino della Kolymbetra ed inizia l’impegno della delegazione FAI ad Agrigento. Ma faccio ancora un passo indietro di 10 anni. Infatti nei primi anni 90 è iniziata la costruzione di un albergo sulla spiaggia proprio accanto la Scala dei Turchi. Legambiente è riuscita a bloccarne i lavori, ma è rimasto lo scheletro di cemento armato (ecomostro). Subito dopo la  Soprintendenza ha posto un vincolo paesaggistico. L’ecomostro a quel tempo aveva tutte le autorizzazioni di legge e sono stati necessari 20 anni per poterlo demolire. L’ impegno FAI inizia nel 2008 con “ I luoghi del Cuore”. Io ho raccolto personalmente le firme per la Scala che veniva poi vista come luogo del cuore in negativo, infatti i cittadini firmando volevano la demolizione dell’ecomostro. Subito dopo il FAI si è costituito nei processi insieme a Legambiente e al comune di Realmonte.

Nel 2013 vinti i processi  il comune tuttavia non ha i soldi per la demolizione, mentre la Procura della Repubblica spinge perché si realizzi.

Solo grazie al FAI , che mette a disposizione 20.000 mila euro con lo sponsor dei Luoghi del Cuore (Banca Intesa) l’immobile può essere demolito e viene realizzato il ripristino dei luoghi. A quel tempo Presidente Nazionale del FAI era Ilaria Borletti, che poi diventerà sottosegretaria al Ministero dei Beni Culturali con delega al paesaggio e istituirà insieme al ministro la “Giornata Nazionale del Paesaggio” e il “Premio Nazionale del Paesaggio”, oltre a riunire gli Stati Generali e a redigere la “Carta Nazionale del Paesaggio” con validi collaboratori come le dottoresse Bellisario e Alessandro. Colgo l’occasione per ringraziarle entrambe e tutti coloro che hanno contribuito.

Tornando alla Scala dei Turchi nel 2013 va segnalato che il proprietario dell’ecomostro, visto che ormai il Fai aveva messo a diposizione le somme, ha deciso di demolire autonomamente per evitare di pagare successivamente maggiori oneri.

Il FAI a questo punto ha chiesto la restituzione delle somme ma la delegazione di Agrigento da me guidata ed il comune hanno insistito perché le somme restassero sul territorio per permettere la demolizione di un altro ecomostro abusivo (degradato, con presenza di rifiuti speciali, eternit e amianto) che si trovava questa volta sul costone stradale in cima alla Scala dei Turchi.

L obiettivo di quest’ultima demolizione era quella di realizzare un Belvedere che restasse, come dice il FAI “ per sempre e per tutti”.

Ricordo in quel periodo l’impegno congiunto di Comune, FAI, Banca Intesa, Prefettura, forze dell’ordine e altre istituzioni e associazioni insieme. Un grande lavoro di squadra. Ricordo anche il mio impegno personale, infatti quasi ogni giorno prima di andare in tribunale mi recavo sui luoghi per verificare lo stato di avanzamento dei luoghi secondo il progetto fornito dagli architetti del FAI.
Nel 2016 è stato inaugurato il Belvedere sulla Scala, che è stato affidato al comune di Realmonte, un belvedere splendido a picco sul mare poi ampliato e successivamente illuminato ad energia solare. Il  Belvedere è il luogo ideale per godere del paesaggio della Scala dei Turchi senza calpestarla e quindi conservandola per le future generazioni. Alla fine del 2016 l’amica Valeria Scavone ( docente di architettura all’università di Palermo e al corso del polo territoriale di Agrigento) ha proposto a me e al comune di Realmonte di partecipare al premio del paesaggio per raccontare questi comportamenti virtuosi con un progetto chiamato “ Liberare la bellezza”: gli studenti dell’università di Agrigento hanno collaborato con passione realizzando uno splendido video . Abbiamo ottenuto anche il sostegno del prefetto Diomede in rappresentanza dello stato italiano.

prefetto è stato invitato agli “Stati Generali del Paesaggio” per raccontare il caso della Scala dei Turchi individuato tra i progetti italiani più virtuosi di tutela del paesaggio.

È stato un segnale forte nel territorio come quello di Agrigento ( Valle, Colle e Costa) noti come simbolo di abusivismo, ora sono indicati alla comunità nazionale ed internazionale come luoghi di lotta all’abusivismo , luoghi di rispetto delle regole.

Tutto ciò ha prodotto un cambiamento di mentalità sul territorio: oggi vi è grande attenzione alla valorizzazione e arrivano turisti da tutto il mondo a conoscere questa grande BELLEZZA LIBERATA ( un simpatico articolo di stampa mi ha anche definito

l’ “avvocato Liberatore della Bellezza”.

Oggi la Valle dei Templi raggiunge  un milione di presenze l’anno e molti di più sono i visitatori alla Scala dei Turchi. Tutto questo ha portato crescita economica sul territorio che è diventato più accogliente e i turisti soggiornano almeno 3 giorni ad Agrigento per conoscere la valle il colle e la costa

Oggi il paesaggio della Scala dei Turchi è tra i più postati su Instagram ma non è ancora patrimonio dell’umanità come sito Unesco , a mio parere lo è de facto perché oggi tutta la comunità internazionale si interessa della sua protezione e valorizzazione. Quando i vandali la hanno sporcata di rosso tutta la stampa nazionale ed internazionale è intervenuta per condannare l’accaduto. In quell’occasione ho ricevuto addirittura una telefonata dal New York Times che in un’intervista pubblicata ha riconosciuto l impegno mio, della delegazione e tutto il FAI negli anni.

Passione, coinvolgimento della società civile e delle istituzioni, lavoro di squadra, cambiamento di mentalità, valorizzazione del paesaggio, affermazione della legalità e sviluppo anche economico sostenibile, sono i risultati a mio avviso più rilevanti raggiunti attraverso questo percorso travolgente.

Nell’ avviarmi a conclusione accenno al premio nazionale del paesaggio che nel 2017 è stato assegnato proprio alla Valle dei Templi e ai suoi partner con il progetto denominato : “Agri-gentium Landscape Regeneration”. Anche in questo caso l’impegno congiunto di più attori : parco della valle dei templi, università di Palermo ( Facoltà di Agraria) , FAI (Giardino della Kolymbetra), treno storico ( Fondazione FS e Ferrovie Kaos) olio ( Val Paradiso) e vino (CVA Canicattì ). Questi ultimi sono prodotti nella Valle dei Templi sotto il marchio “Diodorus”.

Nella motivazione del premio si legge : “ Capacità di sviluppare cooperazione tra soggetti pubblici e privati “ e “ Capacità di coinvolgimento della popolazione locale rafforzando sensibilità e consapevolezza pubblica verso i valori del paesaggio quali elementi di crescita culturale per il raggiungimento del benessere individuale e collettivo”.

Tra le esperienze più significative citate nella motivazione del premio ci sono il Giardino della Kolymbetra, primo bene concesso dalla regione siciliana ad una fondazione privata (FAI) affinché gestisse e lo valorizzasse per 25 anni, e il Treno Storico che dall’aeroporto di Palermo raggiunge il porto di Porto Empedocle con fermata al tempio di Vulcano e ingresso nella valle UNESCO attraverso la Kolymbetra.

Vincendo il premio nazionale del paesaggio Agrigento  ha potuto rappresentare l’Italia al “Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa” ottenendo la prestigiosa menzione speciale “Per lo sviluppo sostenibile e l’integrazione sociale”.

Oggi in tutto il mondo si parla tanto di sviluppo sostenibile ed il caso della Valle dei Templi con i suoi partner ne è quindi uno dei simboli in Italia ed in Europa. Per i suddetti motivi Agrigento é entrata a far parte dell’ Alleanza del premio paesaggio del consiglio d’Europa.

Il senso della mia testimonianza vuole essere quello di ricordare quanto è preziosa la collaborazione sul territorio tra la società civile e le istituzioni, attraverso i risultati ottenuti da Agrigento che oggi si candida a “Capitale Italiana della Cultura 2025” nella speranza che tali risultati possano essere di stimolo per tutti gli altri territori italiani affinché si candidino a partecipare a questa importantissima competizione sul paesaggio. Visto che siamo partiti dall’impegno dei singoli cittadini che hanno avviato il virtuoso iter raccogliendo le firme per la Scala dei Turchi come luogo del cuore, affido la mia conclusione alle parole di Margareth Mead, antropologa americana : “ Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati posso cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta”.

 Grazie a tutti.

Giuseppe Taibi

Capo Delegazione FAI Agrigento

5 Dicembre 2022

Condividi su:
Articoli recenti

Start typing and press Enter to search