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Valorizzazione del territorio”

Gentili Dirigenti, cari amici soci
Ogni volta che vengo a Licata mi emoziono perché mia mamma Gabriella Curella Taibi è nata e cresciuta a Licata e si è tanto impegnata per la crescita culturale del nostro territorio avvicinandomi anche al FAI .
In questa Domenica delle Palme vorrei parlare più ai vostri cuori che alle vostre menti.
Vi chiederò quindi una gentile maggiore accoglienza che spero di ripagare con la brevità e intensità del mio intervento.
Non leggero gli appunti che preparo sempre la mattina solo per rispettare i tempi.
Il FAI -Fondo Ambiente Italiano- è una fondazione privata senza scopo di lucro che nasce nel 1975 con l’obiettivo di emulare il national Trust Inglese e dare concretezza all’articolo 9 della costituzione: “la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Adesso l’Articolo 9 è stato integrato con : “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Una concretezza che si realizza anche attraverso l’art. 118 della Costituzione che richiama: «l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà».
La “valorizzazione del territorio” è il tema di oggi e nel nostro territorio il patrimonio storico-artistico e paesaggistico è il patrimonio più importante, anche dal punto di vista economico.
E’ il patrimonio che tutti dobbiamo conservare, proteggere e valorizzare.
E di questo si occupa il FAI in un’ottica di collaborazione tra Istituzioni e Associazioni (e quindi anche mondo Bancario) che è stata la chiave di volta per i tanti risultati concreti ad oggi raggiunti.
Ad Agrigento e provincia, infatti, esperienze di collaborazione tra Istituzioni e associazioni (Pubblico e Privato) simbolo di impegno civile come quelle della Kolymbethra, della Scala dei Turchi, del Treno Storico, del Giardino Botanico, dell’ex Carcere di San Vito e dei “Premi Paesaggio”, solo per citarne alcune, hanno dato una spinta notevole alla crescita sociale ed economica del territorio stimolando anche le candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura .
E’ forse questo l’obiettivo principale che tutti insieme dobbiamo adesso raggiungere. Il FAI ha avuto l’intuizione di proporre per primo la candidatura di Agrigento per gli anni 2016/2017. Poi la ha sostenuta per il 2020 (in occasione dei 2600 anni di storia) e Agrigento è stata selezionata tra le prime tra le prime 10 .
Adesso Agrigento si ricandida per il 2025, la regia è affidata al Consorzio Universitario di Agrigento, e sono certo che la Banca e la Fondazione vorranno essere tra i protagonisti . La prima riunione aperta a tutte le forze del territorio è fissata per il 12 Aprile al Consorzio.

Vincere il titolo di Capitale Italiana della Cultura cambia in positivo la percezione di tutto il territorio e nel valorizzarlo apre le porte anche per la candidatura italiana a Capitale Europea della Cultura.
Il Presidente Mattarella inaugurando ieri a Procida la Capitale Italiana della Cultura per il 2022 ha detto: “La Cultura è Pace. La Cultura è spinta all’apertura, moltiplicatore di energie civili, è occasione di confronto, rispetto dell’altrui diversità”.
Quando si pensa all’opera di valorizzazione del territorio da parte del FAI il primo pensiero va al Giardino della Kolymbethra : un autentico gioiello situato all’interno del Parco della Valle dei Templi, tra il Tempio dei Dioscuri ed il Tempio di Vulcano, tornato alla luce dopo decenni di abbandono grazie al FAI. Della Kolymbethra ci parlerà la giovane e preparata manager Federica Salvo a cui da poco è stata affidata la gestione operativa.
Io mi limito a dire con James Hillmann, psicologo e analista junghiano, che “il Giardino è l’Anima” cioè il luogo in cui l’anima di ognuno di noi incontra l’anima del mondo .
Pertanto vi invito tutti a visitarlo per godere di questa esperienza di bellezza e rinascita .
-Altro successo del modello di sviluppo integrato tra Pubblico e Privato si è realizzato alla Scala dei Turchi. Qui un ruolo importate hanno svolto la Prefettura con le forze dell’ordine, il FAI, la Soprintendenza, la Procura della Repubblica, il Comune di Realmonte e tante altre Istituzioni e Associazioni.
Il progetto, cui è stato dato emblematicamente il nome di  “Liberare la bellezza”, è un processo lungo che ha visto protagonista la Scala dei Turchi, monumento segnalato in negativo nel 2008 tra i Luoghi del Cuore FAI per l’ecomostro che vi insisteva fin dal momento in cui Legambiente aveva bloccato la realizzazione di un albergo sulla spiaggia (1992). Una lunga battaglia giudiziaria vinta, con il FAI costituito nei processi con Legambiente e Comune di Realmonte. Il FAI, con il partner Banca Intesa ( quindi il mondo bancario), si è reso, poi, disponibile a finanziare l’operazione di ripristino dei luoghi e ciò ha portato nel 2013 alla demolizione dell’ecomostro a spese del proprietario. E di conseguenza all’utilizzo  della somma stanziata dal FAI per la demolizione del primo ecomostro che è stata invece utilizzata per la demolizione di un secondo ecomostro, a picco sulla scogliera, e per la realizzazione di uno splendido belvedere. Nell’estate 2016, a seguito della demolizione della struttura abusiva che deturpava il sito, è stato inaugurato il belvedere FAI della Scala dei Turchi. In questo modo migliaia di visitatori potranno sempre godere dall’alto, liberamente e gratuitamente, di questo spettacolo della natura evitando anche di calpestarlo. La Scala dei Turchi è oggi uno dei luoghi del cuore più amati dagli italiani, è uno dei simboli della Sicilia nel mondo ed è candidato a diventare patrimonio dell’umanità. Grazie all’impegno del FAI questo luogo straordinario ha ottenuto riconoscimenti importanti come la menzione “legalità e paesaggio, lotta all’abusivismo attraverso la valorizzazione delle qualità territoriali” conferita in occasione della prima Giornata Nazionale del Paesaggio e all’interno  del Premio Nazionale del Paesaggio Italiano del 2017 . Oggi, quindi, un territorio simbolo per anni di abusivismo viene additato all’Italia e all’Europa come simbolo di lotta all’abusivismo con ricadute positive (anche economiche) su tutto il territorio. Infatti oggi il milione di visitatori che ogni anno va alla Valle dei Templi visita anche la Scala dei Turchi e i dintorni soggiornando ad Agrigento almeno due/tre giorni .L’impegno del FAI alla Scala dei turchi è stato da ultimo riconosciuto anche dal New York Times, che mi ha intervistato.
Sempre nell’ottica della collaborazione tra Pubblico e Privato non può essere dimenticato il progetto “Agri-gentium: landscape regeneration” promosso dal Parco archeologico della Valle dei Templi, in collaborazione con il FAI, l’Università di Palermo, il Treno Storico e altri partners , che ha vinto il  Premio Paesaggio Italiano del 2017. Il progetto Agri-gentium è stato considerato di particolare valore tra le 97 proposte di candidatura pervenute in seguito al bando indetto dal MIBACT e la commissione ministeriale ha riconosciuto come uno dei principali elementi di qualità del progetto il Giardino della Kolymbethra che rappresenta la prima virtuosa collaborazione tra una Fondazione privata, qual è il FAI, e l’Assessorato ai beni culturali della Regione Sicilia. Il progetto Agri-Gentium è diventato, inoltre, il candidato italiano al Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa dove ha ricevuto la prestigiosa menzione “sviluppo sostenibile e reintegrazione sociale”. Quindi oggi il simbolo di “sviluppo sostenibile” in Europa siamo noi ad Agrigento grazie alla virtuosa collaborazione di Istituzioni e associazioni.
Il Treno storico : ancora un esempio virtuoso di collaborazione tra Pubblico e Privato. Solo pochi anni fa ci siamo trovati insieme in una stanza della Stazione Centrale di Agrigento noi del FAI, i vertici della Fondazione FS, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Agrigento e Porto Empedocle, il Parco della Valle dei Templi e l’associazione Ferrovie Kaos. Ci siamo divisi i compiti e abbiamo iniziato a lavorare insieme per valorizzare questo territorio. E’ stato immediatamente realizzato il collegamento della Stazione Centrale di Porto Empedocle con la Stazione “Porto” . Accanto alla Stazione “Porto” si è realizzata la Piazza del “Casellante”, cara ad Andrea Camilleri. Proprio da questo impegno di Istituzioni e Associazioni per il Treno Storico della Valle è partito l’input per l’approvazione della legge dello Stato per le “ferrovie turistiche italiane”e la prima firmataria è stata una Parlamentare Agrigentina . L’unica ferrovia turistica al mondo che attraversa un sito Unesco, quella di Agrigento, è stata quindi la molla per il recupero delle ferrovie abbandonate e il rilancio del turismo lento in tutta Italia. E ancora tutti insieme sotto il Tempio di Castore e Polluce, abbiamo presentato il “sogno”: un Treno Storico che accolga i turisti all’aeroporto di Palermo e li porti fino alla Valle dei Templi ( area del tempio di Vulcano con ingresso nel Parco Archeologico dalla Kolymbethra ). Si aggiunga che i turisti potranno raggiungere la Valle dei Templi con il Treno storico anche attraverso le navi turistiche che approderanno a Porto Empedocle.
Non c’è tempo per parlare compiutamente della valorizzazione del Giardino botanico di Agrigento che rappresenta una sorta di “oasi” nel contesto urbano della Città. Segnalo soltanto che un sostanziale passo in avanti verso la valorizzazione del Giardino si è compiuta grazie al risultato ottenuto nella classifica nazionale del censimento FAI “I Luoghi del Cuore” ( 2016), il Giardino botanico si è infatti classificato al primo posto in provincia di Agrigento. Un successo che ha permesso al Giardino del Libero Consorzio di Agrigento una rilevante promozione a mezzo di iniziative come le Giornate FAI o il programma RAI “GEO”.
Non c’è tempo neppure per parlare del Monastero ed ex Carcere di San Vito . Segnalo soltanto che grazie al FAI, dopo 17 anni di chiusura, il luogo è stato aperto al pubblico per le Giornate FAI per tre anni consecutivamente. Inoltre in quel periodo il Monastero è stato inserito tra gli 8 beni FAI italiani da “non perdere”. Gli agrigentini hanno anche scelto l’ex Carcere di San Vito come “luogo del cuore” del censimento biennale FAI del 2010. Garzi anche all’attività del FAI adesso vi è un bando per la concessione dell’ Ex Carcere da parte del Demanio Nazionale a soggetti pubblici e privati, bando che scade nel maggio 2022.
Primo luogo del Cuore ad Agrigento è stata anche la Cattedrale di Agrigento, gioiello del centro storico oggi pienamente recuperato.
Il prossimo obiettivo del FAI è il Museo della Città, presso l’ex Collegio dei Padri Filippini, per raccontare la storia dei 2600 anni di Agrigento in chiave contemporanea. Anche grazie al progetto del FAI è arrivato il finanziamento europeo per il restauro del palazzo dei filippini e per il museo, che sarà ubicato nell’intero ultimo piano.
Altro evento importante sarà il Progetto Genesi che unisce Arte e Diritti Umani. Un progetto che non poteva che approdare ad Agrigento, porta d’Europa con Lampedusa.
Il Progetto che coinvolge Fondazione Moratti, FAI, Università Cattolica, Ministero Cultura, Unesco e altri è partito da Milano/ Varese e dopo Assisi e Matera sarà ad Agrigento con una prestigiosa mostra tra il Museo Archeologico e la Lucchesiana per parlare di arte e diritti umani ma anche di Ambiente ed infatti la mostra sarà aperta al pubblico il 5 Giugno 2022 : Giornata Mondiale dell’Ambiente .
L’Ambiente è ,infatti, oggi l’obiettivo più importante per il FAI, che nasce proprio come “Fondo per l’Ambiente” . Un obiettivo di cui ci occupiamo, in particolare, con le nuove generazioni anche in occasione di momenti di grande partecipazione pubblica come le giornate FAI di primavera , di autunno e di inverno. Un Ambiente che il FAI intende come: Ambiente dell’Uomo, come intreccio indissolubile tra Natura e Storia.
Il FAI è consapevole che il nostro futuro dipende da tutti noi, che ognuno deve fare la sua parte e l’area mediterranea sarà tra le più colpite al mondo, con una netta riduzione delle precipitazioni, un aumento dell’aridità, ondate di calore e innalzamento del livello del mare.
Concludo: Pandemia, Guerra e Crisi Climatica ci consegnano un mondo che certamente non sarà più come prima, ma questo non vuol dire che il nuovo mondo non possa essere migliore !
Se siamo giunti a questo punto il vecchio mondo non era certamente il migliore dei modi possibili…
L’invito è quindi quello di utilizzare questi giorni e la Pasqua di Resurrezione per riflettere su cosa ognuno di noi può fare per contribuire ad un mondo migliore, magari ripartendo dalla Bellezza (la bellezza salverà il mondo ci ricorda proprio lo scrittore russo Dostoevskij); ripartendo dai valori che ci hanno lasciato i nostri antenati Greci: Kalos Kai agathos ( bello unito al buono, bellezza e comportamenti virtuosi devono camminare insieme); ripartendo dall’Amore, questo sentimento universale di cui spesso abbiamo paura (pure a parlarne) anche se, come ci ricorda la filosofa morale Michela Marzano, “ tutto ciò che si fa, che lo si riconosca o lo si neghi, lo si fa per amore…”; ripartendo dalla cura del Pianeta, la nostra Casa Comune, accogliendo quindi l’esortazione di Papa Francesco che ci ricorda anche che “nessuno si salva da solo”; ripartendo dai valori fondamentali di Libertà e Democrazia che oggi con violenza vengono messi in discussione e che dobbiamo con coraggio difendere .
Come sempre concludo il mio intervento con una breve poesia. Oggi leggerò una poesia di un poeta del Novecento la poesia si intitola Fraternità :

“Nell’onda veloce dei secoli
traverso la luce dorata
o sotto la nuvola ombrosa,
molteplice ed una, sempre
come la spuma bianca ti riveli.

Orma d’eterno
ti trovi ovunque presente :
in pace e in guerra
nella vita e nella morte
sopra i fioriti orti
e nella vermiglia terra.

Per la nomade umana tristezza,
fraternità, sei l’unica ricchezza. “

L’autore è Angelo Cristina Curella, fondatore della Banca Popolare Sant’angelo e mio nonno
Buona Pasqua a tutti

Palazzo Frangipane – Licata- Sede Banca Popolare Sant’Angelo
10 aprile 2022
Giuseppe Taibi

Intervento

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