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Cari amici

Finalmente  dopo Varese, Assisi e Matera il “Progetto Genesi”: Arte e diritti Umani è arrivato  ad Agrigento e siamo felici di accogliere questo progetto, giunto alla quarta e conclusiva tappa . Non siamo davanti ad una semplice mostra di arte contemporanea ma davanti ad un progetto moderno e articolato, orizzontale e inclusivo, che sfrutta le potenzialità del digitale, che coniuga attività espositiva ed educativa con l’obiettivo ambizioso di fornire un educazione permanente su un tema fondamentale come quello dei diritti Umani . Siamo lieti che la tappa agrigentina si inauguri, come previsto, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente ( 5 Giugno) così da poter mettere insieme Arte, Diritti Umani e Ambiente,  temi attuali e strettamente connessi tra loro.

Il FAI, che nasce nel 1975, si è occupato prima prevalentemente della valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano, poi  del Paesaggio e da qualche tempo sta dedicando le migliori energie al tema dell’Ambiente, quell’Ambiente che è al centro del proprio nome : FAI=Fondo per l’Ambiente. Un Ambiente che il FAI intende come: “Ambiente dell’Uomo”: un indissolubile intreccio tra storia, cultura e natura che vede l’uomo parte responsabile in co-evoluzione con le altre specie del pianeta e a esse indissolubilmente legato.

Siamo oggi davanti alla necessità impellente di sviluppare un modello di vita sostenibile, equo per tutti i cittadini del mondo e in equilibrio con tutte le specie viventi. Minacciata dalla crisi ambientale la nostra Terra è un’unica “casa” per tutti suoi abitanti: la crisi del pianeta è la crisi dell’umanità. Questa ricorrenza è anche l’occasione per riflettere sulle nostre responsabilità e sul ruolo che ciascuno può – e deve – svolgere nelle piccole azioni quotidiane per salvaguardare l’ambiente attraverso comportamenti virtuosi.

Peraltro vivendo ad  Agrigento  ben sappiamo  che l’area mediterranea sarà tra le più colpite al mondo, con una netta riduzione delle precipitazioni, un aumento dell’aridità, ondate di calore e innalzamento del livello del mare. E questa consapevolezza non dobbiamo tenerla solo per noi ma condividerla  il più possibile per invertire tutti insieme la rotta . Per la prima volta, attraverso il Progetto Genesi,  il FAI si occupa di diritti umani, calpestati ancora oggi in tanta parte di mondo. Le opere degli artisti della collezione Genesi denunciano violazioni inaccettabili e suscitano riflessioni che rimandano ai massimi problemi dell’umanità e a questioni esistenziali, personali e collettive. Il  Progetto Genesi porta, quindi,  il FAI in un campo nuovo, ma perfettamente in linea con lo spirito della sua missione culturale ed educativa.

Tutti questi attori dopo Varese, Assisi e Matera hanno scelto Agrigento anche perché  Agrigento vive da vicino il dramma dei migranti che approdano nell’isola di Lampedusa. Agrigento  fin dal VI secolo a.C. è stata un faro di civiltà nel Mediterraneo e un centro di cultura aperto alle influenze straniere, che si ritrovano infatti nell’architettura dei suoi edifici storici così come nella varietà mediterranea delle specie coltivate ancora oggi nel Giardino della Kolymbethra, un capolavoro di storia e natura  e anche la testimonianza di un’umanità accogliente, e perciò fiorente. Progetto Genesi ha scelto ad Agrigento di mettere in collegamento la Valle dei templi con il Centro storico della città ( la Valle e il Colle) specialmente in un momento storico in cui, con la recente scoperta di un’agorà di 50 mila mq,  la città antica  ( greca e romana)  e la città moderna si avvicinano anche fisicamente dando vita nei fatti ad una sola città . E allora  come sedi espositive sono state scelte da un lato il ricco museo archeologico Pietro Griffo e dall’altro la splendida  biblioteca Lucchesiana. Il museo archeologico regionale “Pietro Griffo” fa parte del Parco Archeologico Valle dei Templi con cui il FAI ha sempre proficuamente collaborato .

Va ricordata , tra le tante collaborazioni,  il progetto  “Agri Gentium: landscape regeneration” promosso dal Parco della Valle dei Templi in collaborazione  appunto con il FAI,  l’Università di Palermo, il Treno Storico e  altri partner come l’olio e il vino. Questo progetto  ha vinto il  Premio del Paesaggio Italiano del 2017. Ad agrigento il più bel Paesaggio d’Italia !

Il progetto “Agri Gentium” è diventato, di conseguenza, il candidato italiano al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa dove ha ricevuto la prestigiosa menzione: “sviluppo sostenibile e reintegrazione sociale”. Quindi oggi uno dei principali simboli dello  “sviluppo sostenibile” in Europa è Agrigento, proprio grazie alla virtuosa collaborazione tra Istituzioni e Associazioni.

La mostra itinerante, infine individua all’interno della Collezione Genesi sei principali sezioni tematiche: 1) La memoria di un popolo, 2) Un’identità multiculturale, 3) Le vittime del Potere, 4) Il colore della pelle, 5) La condizione femminile, 6)La tutela dell’ambiente

Concludo: Pandemia, Guerra e Crisi Climatica ci consegnano un mondo che certamente non sarà più come prima, ma questo non vuol dire che il nuovo mondo non possa essere migliore ! Se siamo giunti a questo punto il vecchio mondo non era certamente il migliore dei modi possibili…

L’invito è quindi quello di utilizzare questi tre mesi di incontro  con il “Progetto Genesi”  per riflettere su cosa ognuno di noi può fare per contribuire ad un mondo migliore, magari ripartendo dalla Bellezza (la bellezza salverà il mondo ci ha ricordato proprio lo scrittore russo  Dostoevskij);

ripartendo  dai valori che ci hanno lasciato i nostri antenati Greci: Kalos Kai agathos ( bello unito al  buono, bellezza e comportamenti virtuosi devono camminare insieme);

ripartendo dall’Amore, questo sentimento universale di cui  spesso abbiamo paura (pure a parlarne) anche se, come ci ricorda la filosofa morale Michela Marzano, “ tutto ciò che si fa, che lo si riconosca o lo si neghi, lo si fa per amore…”;

ripartendo dai valori  fondamentali di Libertà e Democrazia che oggi con violenza vengono messi in discussione e che dobbiamo con coraggio difendere;

costruendo  un futuro che metta al centro l’Ambiente e i Diritti Umani magari utilizzando proprio la nuova frontiera dell’Arte !

Agrigento – Museo Archeologico Pietro Griffo -3 Giugno 2022

Giuseppe Taibi

Capo Delegazione FAI Agrigento

Giornata Mondiale dell’Ambiente: Taibi (FAI) “La crisi del pianeta è la crisi dell’umanità”.

Agrigentoggi.it – Articolo di Luigi Mula – 5 Giugno 2022

Dopo l’anteprima di presentazione alla stampa, dello scorso 3 giugno, da questa mattina 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, apre ai visitatori la mostra Genesi – Arte e Diritti Umani.  Si tratta  di una mostra contemporanea, visitabile fino al 4 settembre 2022, allestita ad Agrigento al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e alla Biblioteca Lucchesiana. Questi spazi accolgono le opere delle sei sezioni tematiche individuate nella Collezione Genesi, attraverso le quali questi lavori esprimono il loro messaggio legato alla difesa dei diritti umani:

1) La memoria di un popolo, 2) Un’identità multiculturale, 3) Le vittime del Potere, 4) Il colore della pelle, 5) La condizione femminile, 6) La tutela dell’ambiente.

Al museo ogni sabato si terranno attività educative gratuite, offerte dall’Associazione Genesi: due visite guidate, una alle 11:30 e una alle 15, e un workshop partecipativo alle 17.
L’evento è organizzato dall’associazione Genesi in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano. Ed in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, vogliamo pubblicare l’intervento del Capo Delegazione FAI di Agrigento, Giuseppe Taibi,  in occasione della presentazione alla stampa ed alle autorità locali del progetto, giunto ad Agrigento dopo Varese, Assisi e Matera.

Di Giuseppe Taibi: 
“Dopo Varese, Assisi e Matera il “Progetto Genesi”: Arte e diritti Umani è arrivato  ad Agrigento e siamo felici di accogliere questo progetto, giunto alla quarta e conclusiva tappa .
Non siamo davanti ad una semplice mostra di arte contemporanea ma davanti ad un progetto moderno e articolato, orizzontale e inclusivo, che sfrutta le potenzialità del digitale, che coniuga attività espositiva ed educativa con l’obiettivo ambizioso di fornire un’ educazione permanente su un tema fondamentale come quello dei diritti Umani .
Siamo lieti che la tappa agrigentina si inauguri, come previsto, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente ( 5 Giugno) così da poter mettere insieme Arte, Diritti Umani e Ambiente,  temi attuali e strettamente connessi tra loro.
Il FAI, che nasce nel 1975, si è occupato prima prevalentemente della valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano, poi  del Paesaggio e da qualche tempo sta dedicando le migliori energie al tema dell’Ambiente, quell’Ambiente che è al centro del proprio nome : FAI= Fondo per l’Ambiente.
Un Ambiente che il FAI intende come: “Ambiente dell’Uomo”: un indissolubile intreccio tra storia, cultura e natura che vede l’uomo parte responsabile in co-evoluzione con le altre specie del pianeta e ad esse indissolubilmente legato.
Siamo oggi davanti alla necessità impellente di sviluppare un modello di vita sostenibile, equo per tutti i cittadini del mondo e in equilibrio con tutte le specie viventi.
Minacciata dalla crisi ambientale la nostra Terra è un’unica “casa” per tutti suoi abitanti: la crisi del pianeta è la crisi dell’umanità.
Questa ricorrenza è anche l’occasione per riflettere sulle nostre responsabilità e sul ruolo che ciascuno può – e deve – svolgere nelle piccole azioni quotidiane per salvaguardare l’ambiente attraverso comportamenti virtuosi.
Peraltro vivendo ad  Agrigento  ben sappiamo  che l’area mediterranea sarà tra le più colpite al mondo, con una netta riduzione delle precipitazioni, un aumento dell’aridità, ondate di calore e innalzamento del livello del mare.
E questa consapevolezza non dobbiamo tenerla solo per noi ma condividerla  il più possibile per invertire tutti insieme la rotta.  Per la prima volta, attraverso il Progetto Genesi,  il FAI si occupa di diritti umani, calpestati ancora oggi in tanta parte di mondo.
Le opere degli artisti della collezione Genesi denunciano violazioni inaccettabili e suscitano riflessioni che rimandano ai massimi problemi dell’umanità e a questioni esistenziali, personali e collettive.  Il  Progetto Genesi porta, quindi,  il FAI in un campo nuovo, ma perfettamente in linea con lo spirito della sua missione culturale ed educativa.
Questo Progetto , infatti, offre l’occasione al FAI di riportare all’attenzione dei cittadini  la funzione sociale dell’arte, e della cultura in genere, come strumento potente, capace di parlare a tutti e di incidere sulla società, per trasformarla, per migliorarla, per favorirne il progresso.
Un progetto che arriva ad Agrigento in un momento importante perché Agrigento si è appena candidata a Capitale Italiana delle Cultura 2025 e temi come l’Arte, l’Ambiente e i Diritti Umani saranno certamente tra i temi più importanti di questa candidatura. Quindi, Buona fortuna Agrigento !
Ancora una volta con il Progetto Genesi si è lavorato unendo Associazioni e Istituzioni ( Pubblico e Privato ) e infatti il Progetto Genesi vede la collaborazione, non soltanto di autorevoli attori locali,  ma anche, insieme al FAI,  dell’Associazione Genesi,  del Ministero della Cultura, dell’Unesco, della RAI per il Sociale, dell’Università Cattolica e di tanti altri insieme agli sponsor principali Eni, Behuman e Intesa San Paolo.
Dopo Varese, Assisi e Matera è stata scelta  Agrigento anche perché  Agrigento vive da vicino il dramma dei migranti che approdano nell’isola di Lampedusa.
Agrigento  fin dal VI secolo a.C. è stata un faro di civiltà nel Mediterraneo e un centro di cultura aperto alle influenze straniere, che si ritrovano infatti nell’architettura dei suoi edifici storici così come nella varietà mediterranea delle specie coltivate ancora oggi nel Giardino della Kolymbethra, un capolavoro di storia e natura  e anche la testimonianza di un’umanità accogliente, e perciò fiorente.
Progetto Genesi ha scelto ad Agrigento di mettere in collegamento la Valle dei Templi con il Centro Storico della città ( la Valle e il Colle) specialmente in un momento storico in cui, con la recente scoperta di un’agorà di 50 mila mq,  la città antica  ( greca e romana)  e la città moderna si avvicinano anche fisicamente dando vita nei fatti ad una sola città .
E allora  come sedi espositive sono state scelte da un lato il ricco museo archeologico “Pietro Griffo” e dall’altro la splendida  biblioteca Lucchesiana.
Il museo archeologico regionale “Pietro Griffo” fa parte del Parco Archeologico Valle dei Templi con cui il FAI ha sempre proficuamente collaborato .
Va ricordato, tra le tante collaborazioni,  il progetto  “Agri Gentium: landscape regeneration” promosso dal Parco della Valle dei Templi in collaborazione  appunto con il FAI,  l’Università di Palermo, il Treno Storico e  altri partner come l’olio e il vino. Questo progetto  ha vinto il  Premio del Paesaggio Italiano del 2017.
Ad agrigento troviamo il più bel Paesaggio d’Italia !
Il progetto “Agri Gentium” è diventato, di conseguenza, il candidato italiano al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa dove ha ricevuto la prestigiosa menzione: “sviluppo sostenibile e reintegrazione sociale”.
Quindi oggi uno dei principali simboli dello  “sviluppo sostenibile” in Europa è Agrigento, proprio grazie alla virtuosa collaborazione tra Istituzioni e Associazioni.
La biblioteca Lucchesiana è  un patrimonio straordinario che per volere dello stesso Vescovo Andrea Lucchesi Palli fu donato alla città di Agrigento, a tutti gli agrigentini e a ciascuno degli agrigentini. In una magnifica lapide che accoglie i visitatori c’è scritto che in questa biblioteca “si va più ricchi e si ritorna spesso”. La Lucchesiana  è stata scelta anche perché è risultata uno dei luoghi del cuore FAI più amati dagli agrigentini ( e non solo…) e il FAI ha contribuito alla sua valorizzazione attraverso le iniziative più partecipate e legate alle nuove generazioni come le giornate FAI di Primavera , di Autunno o di Inverno .
Il FAI partecipa anche alla  missione educativa del Progetto Genesi coinvolgendo i volontari delle Delegazioni FAI.
Parte fondamentale di Progetto Genesi è dunque l’attività educativa, distribuita in un ricco programma di visite guidate e workshop inclusivi e partecipativi, sia in presenza sia online.
Per dare profondità ai temi e alle questioni cui Progetto Genesi intende dare attenzione, suo ulteriore elemento di forza è il ciclo di appuntamenti in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore intitolato “Sfide per il futuro”.
La mostra itinerante, infine individua all’interno della Collezione Genesi sei principali sezioni tematiche: 1) La memoria di un popolo, 2) Un’identità multiculturale, 3) Le vittime del Potere, 4) Il colore della pelle, 5) La condizione femminile, 6) La tutela dell’ambiente.
E’ significativo che la tappa conclusiva abbia luogo ad  Agrigento in quanto Agrigento è la “Porta d’Europa” ed è frequentemente interessata da fenomeni migratori. Migrazioni che oggi avvengono anche a causa della crisi climatica
Proprio da Agrigento sono partiti messaggi importanti sul tema dell’accoglienza e del soccorso in mare. La Magistratura agrigentina ha, infatti, recentemente ribadito che “è un dovere il soccorso in mare” e “l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro” (caso Carola Rackete).
In conclusione Pandemia, Guerra e Crisi Climatica ci consegnano un mondo che certamente non sarà più come prima, ma questo non vuol dire che il nuovo mondo non possa essere migliore !
Se siamo giunti a questo punto il vecchio mondo non era certamente il migliore dei modi possibili…
L’invito è quindi quello di utilizzare questi tre mesi di incontro  con il “Progetto genesi”  per riflettere su cosa ognuno di noi può fare per contribuire ad un mondo migliore, magari ripartendo dalla Bellezza (la bellezza salverà il mondo ci ha ricordato proprio lo scrittore russo  Dostoevskij); ripartendo  dai valori che ci hanno lasciato i nostri antenati Greci: Kalos Kai agathos ( bello unito al  buono, bellezza e comportamenti virtuosi devono camminare insieme); ripartendo dall’Amore, questo sentimento universale di cui  spesso abbiamo paura (pure a parlarne) anche se, come ci ricorda la filosofa morale Michela Marzano, “ tutto ciò che si fa, che lo si riconosca o lo si neghi, lo si fa per amore…”; ripartendo dai valori  fondamentali di Libertà e Democrazia che oggi con violenza vengono messi in discussione e che dobbiamo con coraggio difendere; costruendo  un futuro che metta al centro l’Ambiente e i Diritti Umani magari utilizzando proprio la nuova frontiera e la potenza dell’Arte Contemporanea”.


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