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Giornale La Sicilia del 16 Gennaio 2023

Nel ringraziare ancora i delegati, il FAI Giovani, lo staff della Kolymbetra e tutti i volontari per lo straordinario impegno profuso nel 2022, auspichiamo che i risultati raggiunti possano contribuire all’impegno delle Istituzioni per ottenere il titolo di Agrigento Capitale della Cultura 2025

Il Capo delegazione FAI Agrigento, Giuseppe Taibi, traccia un bilancio di un anno contraddistinto da una vitalità notevole sul territorio. Tanti traguardi raggiunti grazie, principalmente, al gioco di squadra tra delegati, volontari, giovani FAI e staff kolymbethra.Un grande impegno che lascia ben sperare anche per un 2023 ricco di soddisfazioni, in attesa di Agrigento Capitale della Cultura per il 2025.
Avvocato Taibi, quale ruolo riveste oggi la società civile nella crescita 
del territorio? 

“La società civile si è dimostrata capace di visione e passione e adesso deve proseguire unita stimolando le Istituzioni a fare sempre di più e meglio per il territorio. Nel 2022 si è rafforzato il nostro ruolo sul territorio in un momento in cui è fondamentale la collaborazione tra associazioni ed istituzioni per la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio storico-artistico e paesaggistico, in vista della scadenza di Febbraio 2023, quando il Ministero della Cultura comunicherà le 10 città che potranno aspirare al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025. La Delegazione si è impegnata nelle attività di respiro nazionale come le Giornate FAI di Primavera tra Favara e Agrigento, le giornate FAI di Autunno guidate dal FAI Giovani di Ruben Russo, tra Porto Empedocle, Realmonte e Siculiana e le Giornate FAI Scuola tra i siti più belli di Agrigento organizzate dal Gruppo Scuola, guidato dalla Dirigente Scolastica Anna Gangarossa”.
Un anno ricco di grandi eventi, a partire dal successo della mostra GENESI 
– Arte e diritti Umani.. 

“Il progetto ha percorso l’Italia da Nord a Sud, toccando quattro città: Varese, Assisi, Matera per poi approdare, grazie al FAI, dal 5 giugno al 4 settembre, ad Agrigento al Museo Archeologico “P. Griffo” ed alla Biblioteca Lucchesiana, con un successo straordinario: 40 mila visitatori di cui 18 mila solo ad Agrigento”.
Si è da poco conclusa l’XI edizione de I Luoghi del Cuore, può darci qualche anticipazione sulla classifica?
“Il censimento ha visto, tra i protagonisti nazionali, la Scala dei Turchi che il prossimo Febbraio, al termine dei conteggi potrebbe ricoprire uno dei primi posti della classifica nazionale speciale dei “Borghi”. Nel Gennaio 2022 era stato addirittura il New York Times a riconoscere l’impegno del FAI per la Scala dei Turchi, raccontando che la Fondazione si è adoperata per fare demolire due costruzioni illegali edificate in loco e sottolineando la vittoria importante in un’area della Sicilia tristemente nota per il suo record di abusivismo edilizio”.
Un impegno ribadito recentemente anche in due importanti incontri 
nazionali? 

“In occasione degli Stati generali lavoro della Cultura, svolti a giugno a Roma, sono intervenuto sul tema “la divulgazione della Cultura italiana come leva per investimenti e occupazione”, ricordando la battaglia per liberare la Scala dei Turchi da uno scempio edilizio e la cura, affidata al Fai, del giardino della Kolymbethra, nel cuore della Valle dei Templi. Lo scorso dicembre, infine, ho relazionato al Convegno Nazionale organizzato dal Ministero Italiano della Cultura per presentare il bando per le candidature al Premio Paesaggio Italiano utile anche a selezionare il paesaggio che rappresenterà l’Italia al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa- edizione 2022/2023”. 
FAI rimanda al Giardino della Kolymbethra… 
“Resta grande l’attenzione del FAI nazionale per Agrigento, tenuto conto che è stata scelta l’immagine della Kolymbethra per la tessera FAI nazionale 2022 e per la copertina del nuovo “Libro del FAI” 2023. Cresce peraltro il numero degli iscritti al FAI sul territorio grazie anche alle 1300 iscrizioni al FAI raccolte nell’ultimo anno presso il Giardino della Kolymbethra”.
Attenzione rivolta anche al museo di Città, a che punto è il progetto? 
“Il Museo di Città si farà e anche questo è un motivo di grande soddisfazione perché è un progetto redatto da Daniela Bruno, che adesso dirige il FAI per la parte culturale. Il Comune di Agrigento con l’aiuto del Fai realizzerà questo progetto e quindi per la città sarà un’occasione importante perché verranno raccontati 2.600 anni di storia. Noi immaginiamo che partendo da qui il visitatore possa conoscere questa importantissima storia e poi possa visitare un po’ la città, quindi non soltanto la Valle”. 
FAI dove “A” sta per ambiente…. un impegno sulle orme di Papa Francesco?
“Cito spesso Papa Francesco e il suo impegno per la tutela del Pianeta da lui definito Casa comune. E’ cresciuto, infatti, l’impegno del FAI sull’Ambiente, specialmente nel rapporto con le nuove generazioni e non va dimenticato l’impegno della Delegazione anche con le altre associazioni, per la salvaguardia, pulizia e valorizzazione della splendida area del Boschetto e della Spiaggia di “Maddalusa” tra i luoghi del cuore più votati dagli agrigentini nel censimento 2020. Generoso anche l’impegno del FAI al progetto “Agrigento pulita” che si è concluso con ben 12 incontri e 1.500 studenti coinvolti. Infine va segnalata la nostra collaborazione al progetto EdEn-MED: Educazione Ambientale per un Mediterraneo Sostenibile, di cui ’Università degli Studi di Palermo con il Polo Territoriale Universitario di Agrigento è partner, che ha l’obiettivo di stabilire relazioni di cooperazione tra la Sicilia meridionale e la Tunisia, sul tema dell’educazione ambientale e della sostenibilità”. 
Progetti futuri?
“E’ stato importante e prezioso il contributo di ognuno dei delegati, dei giovani e dei volontari in collaborazione con lo staff della Kolymbethra. Ringrazio tutti perché è solo grazie al gioco di squadra che si possono ottenere importanti risultati sul territorio. Tutto il FAI di Agrigento sarà adesso impegnato al Convegno Nazionale FAI di Viterbo che a Febbraio torna a svolgersi in presenza dopo gli anni della pandemia. Il tema sarà l’Agricoltura che è un tema di fondamentale importanza anche per lo sguardo sempre più ampio del FAI sull’Ambiente”.

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