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Autorità, Cari Amici.
E’ un emozione per me prendere la parola qui nel Parco Ferroviario di Porto Empedocle.
Sembra un miracolo.
Solo quattro o cinque anni fa ci trovavamo insieme in una stanzetta della Stazione Centrale di Agrigento noi del FAI, il Dott. Cantamessa di Fondazione FS, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Agrigento e Porto Empedocle, il Parco della Valle dei Templi e Ferrovie Kaos. Ci siamo divisi i compiti e abbiamo iniziato a valorizzare insieme questo territorio: un esempio virtuoso di collaborazione tra Istituzioni e Associazioni.
Si è subito realizzato il collegamento della Stazione Centrale di Porto Empedocle con la Stazione “Porto” che abbiamo inaugurato tutti insieme. Accanto alla Stazione Porto si è realizzata la Piazza del “Casellante”, in omaggio all’opera letteraria di Andrea Camilleri “il casellante”.
In questo modo la stazione “Porto” si è preparata ad accogliere i viaggiatori delle grandi navi turistiche.
E’ stato organizzato per i turisti anche lo spostamento in bus dal Porto alla Scala dei Turchi mentre noi del FAI realizzavamo il “belvedere” con il Comune di Realmonte, dopo la demolizione dei due noti immobili.
Proprio da questo impegno di Istituzioni e Associazioni per il Treno Storico della Valle è partito l’input per l’approvazione della legge dello Stato per le “ferrovie turistiche italiane”, infatti la prima firmataria è stata l’On.le Maria Iacono di Agrigento.
L’unica ferrovia turistica al mondo che attraversa un sito Unesco, quella di Agrigento, è stata quindi la molla per il recupero delle ferrovie abbandonate e il rilancio del turismo lento in Italia.
E ancora tutti insieme con Mauro Moretti, Presidente della Fondazione FS, lo scorso anno sotto il Tempio di Castore e Polluce abbiamo presentato il “sogno”: un treno storico che accolga i turisti all’Aeroporto di Palermo e li porti fino alla Valle dei Templi. Un ingresso nella Valle attraverso la Kolymbethra e anche la valorizzazione dell’area del Tempio di Vulcano.
Infine gli investimenti di cui al progetto per la riqualificazione dell’ottocentesco impianto ferroviario di Porto Empedocle che con questo open day oggi torna a vivere.
Forse questo è il risultato concreto più importante sul territorio, tra i tanti di questo periodo, frutto della collaborazione tra Associazioni e Istituzioni.
Qui oggi si avverte forte questa nuova Energia.
Sta succedendo qualcosa. Qualcosa che alimenta la speranza.
Per me è motivo di soddisfazione che tutto questo venga celebrato oggi in occasione delle Giornate FAI di Primavera: forse la più grande festa culturale in Europa.
Il Treno oggi è partito dalla Stazione Centrale di Palermo e mentre parliamo “Linea Verde” sta raccontando Agrigento tra treno storico e kolymbethra…
Proprio in questo momento anche il FAI sta investendo molto su Agrigento (che ha oggi sul territorio una Presidenza Regionale, una Delegazione, un FAI Giovani e uno staff per la Kolymbethra).
In queste aree si avverte forte oggi lo scontro tra il Vecchio e il Nuovo.
Il Vecchio che resiste (mafia, falsa Antimafia, massoneria deviata, furberie, patriarcalità e uomini soli al comando…) e il nuovo che avanza con Coraggio: giovani preparati che hanno studiato fuori dal nostro territorio che hanno frequentato i progetti Erasmus e che ora vogliono investire sulla propria terra.
L’impegno del FAI sul territorio comincia dalle nuove generazioni con le scuole e gli apprendisti ciceroni: si ama ciò che si conosce, ci ricorda il FAI. Così speriamo che i nostri giovani, conoscendo la bellezza del territorio attraverso il FAI, poi possano proteggerla e valorizzarla anche a fini economici.
L’impegno del FAI sul territorio prosegue unendo bellezza e comportamenti virtuosi come abbiamo fatto alla Scala dei Turchi dove il progetto “Liberare la Bellezza” ha ricevuto la speciale menzione Paesaggio e Legalità e Lotta all’abusivismo in occasione del premio Nazionale del Paesaggio del 2017.
L’impegno del FAI si manifesta anche con iniziative come il “Ponte fra Culture” in un’area come quella di Agrigento che da sempre è luogo di accoglienza con Lampedusa che è oggi la Porta d’Europa.
Infine Vi chiediamo di “Unirvi a noi” in questa giornata nazionale di raccolta fondi.
Siamo una Fondazione privata e viviamo solo grazie alle iscrizioni e ai contributi (anche quelli del 5 per mille) che ci permettono di collaborare lo Stato in una delle più importanti attività previste dalla Costituzione “La Repubblica tutela il Paesaggio e il Patrimonio storico-artistico della Nazione”.
Grazie
Giuseppe Taibi ( Presidente Regionale FAI Sicilia)
Stazione Centrale di Porto Empedocle – 24 marzo 2019

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